Contatti
Aiuto su quattro ruote a chi vive per strada, app per persone sorde, podcast per raccontare i non vedenti, campagne di sensibilizzazione sulle barriere architettoniche. La seconda edizione del progetto di Bocconi, Intesa Sanpaolo, Dynamo Camp e Repubblica fa il pieno di idee per combattere l’esclusione sociale. Sei i gruppi premiati tra i 450 studenti di 27 scuole d’Italia

Un furgone solidale, attrezzato per la distribuzione di pasti, per offrire un aiuto concreto alle persone in difficoltà. Con questa idea, gli studenti della classe 5MV Edison Volta dell’IIS Luigi Luzzatti di Venezia si sono aggiudicati il premio per il miglior progetto di inclusione sociale della seconda edizione di ‘A scuola di inclusione’, l’iniziativa dell’Università Bocconi in collaborazione con Intesa Sampaolo e Dynamo Camp, con la media partnership del quotidiano La Repubblica e con il supporto di Affari Pubblici. La premiazione alla classe di Venezia, insieme a quella delle altre classi vincitrici, si è tenuta il 12 maggio a Brescia presso la Sala Faissola di Intesa Sanpaolo. Quest’anno, ‘A scuola di inclusione’ ha visto la partecipazione di 450 studentesse e studenti provenienti da 27 scuole di tutta Italia, divisi in 47 gruppi.

“La nostra idea è partita dalla volontà di mettere in pratica le nostre competenze di meccanica per aiutare i bisognosi. Una forma di cittadinanza attiva”, hanno raccontato i rappresentanti della classe vincitrice assoluta Nicolò Cafaro, Tommaso Simonato e Pepcola Lisjen, accompagnati dalla professoressa Monia Basso. “Il progetto dimostra come innovazione e sostenibilità possano essere integrate con attività sociali”. Il furgone, peraltro, non è rimasto una pura idea sulla carta, ma è un progetto già avviato, grazie alla collaborazione di Caritas, che ha fornito il furgone, Comune di Venezia e cooperativa Sestante, oltre ai laboratori di meccanica della Scuola. 

“Una delle ambizioni dell’iniziativa ‘A scuola di inclusione’, così come dell’Università Bocconi, è proprio quella di cambiare la vita delle persone, di avere un impatto positivo su di essa”, ha detto il rettore della Bocconi, Francesco Billari, aprendo l’evento di premiazione. “È emozionante vedere come questa iniziativa abbia preso il volo”. “Coinvolgere i giovani nelle iniziative di inclusione”, ha aggiunto Andrea Forghieri, executive director di Intesa Sanpaolo per il sociale, “è un modo di renderli più consapevoli della realtà in cui vivono. E il loro entusiasmo e la loro ricchezza li portano a proporre soluzioni creative che davvero ci permettono di affrontare con un approccio diverso i fattori di esclusione sociale”. Aspetto sottolineato anche da Serena Porcari, ceo di Fondazione Dynamo Camp, che ha rimarcato come “I progetti realizzati dai ragazzi dimostrino quanto bisogno ci sia del pensiero delle nuove generazioni sui temi con rilevanza sociale”.

Insieme a Serena Porcari, a premiare i gruppi vincitori nelle varie categorie, anche Walter Galbiati, vicedirettore di Repubblica, Ilaria Galbusera, capitana della Nazionale di Pallavolo Sorde e senior specialist social impact di Intesa Sanpaolo per il sociale – che ha spronato ragazze e ragazzi “a costruire ponti e non muri” –, Marta Iannotta di Affari Pubblici, Alberto Barroero di Intesa Sanpaolo, e Paola Profeta, prorettrice alla Diversità, inclusione e sostenibilità della Bocconi. La prorettrice, nel raccontare numeri e impatto del progetto ‘A scuola di inclusione’, ha sottolineato come “l’inclusione oggi non sia solo un’opportunità, ma una vera e propria necessità per il miglioramento della nostra società”.

E se a spuntarla su tutti è stata Venezia, altre cinque classi di altrettante città italiane si sono aggiudicate i premi di categoria. Il premio originalità è andato al progetto ‘Se non passi tu, non passo nemmeno io’ della 5c del Liceo Classico D’Oria di Genova, teso a sensibilizzare la cittadinanza sul tema delle barriere architettoniche, mentre il premio creatività è stato vinto dal team CGTM dell’IIS Gadda di Paderno Dugnano, che ha proposto ‘LISpeak’, ossia l’idea per un’app che possa tradurre il linguaggio parlato in Lingua dei Segni Italiana (LIS). Assegnati anche il premio alla concretezza dell’idea, che è stato assegnato al team ‘Quattro voci, un obiettivo’ dell’ITET Rapisardi – Da Vinci di Caltanissetta per un progetto di disintossicazione dall’uso dei social media e dei device digitali; il premio alla migliore campagna di sensibilizzazione, vinto dal podcast ‘Muri invisibili’ per riflettere sulle difficoltà della cecità realizzato dalle studentesse e dagli studenti del Liceo Classico Minghetti di Bologna; il premio al miglior progetto sociale, assegnato al Liceo delle Scienze Umane Cagnazzi di Altamura per l’idea di un’app, ‘Friends’, che possa promuovere la socializzazione degli studenti con disabilità.